Jan 302013
 

Quando si ha un server web dietro un reverse proxy o acceleratore HTTP, come ad esempio Varnish i log del server visualizzeranno l’IP del proxy (di solito 127.0.0.1) anziché l’IP dell’utente finale.
Questo è un problema quando si dispone di un software come webalizer , awstats o simili programma di analisi dei file di log, perché si perde una delle informazioni più importanti: “Chi è il richiedente di una pagina? “, inoltre avendo tutti gli accessi provenienti dallo stesso IP (127.0.0.1) si perdono informazioni come “Qual è il modello di navigazione dei visitatori? “, “Qualcuno sta cercando di fare qualcosa di brutto?”

In questo piccolo how-to vi mostrerò come mettere questa informazione nei vostri file di logs di Nginx in 2 modi diversi. Continue reading »

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May 162012
 

Varnish è uno strumento eccezionale capace di accelerare le prestazione del vostro sito con una semplice configurazione e con un uso modesto di risorse, rispetto al risultato che otterrete. Proprio perchè Varnish è pensato e progettato per essere veloce non scrive di default dei log su disco, scandaloso penserete…in realtà i logs sono disponibili per un certo periodo in un’area di memoria, quando quest’area di memoria viene riempita, Varnish riparte dall’inizio e sovrascrive i dati più vecchi, in un ciclo infinito.

Quindi in realtà i log ci sono e sono disponibili per un certo tempo e questa soluzione è molto, molto più veloce di accedere a un file e non richiede spazio su disco ma come metterli su file, magari divisi per Virtual host come fanno Apache o Nginx ? Continue reading »

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Apr 302012
 

Varnish è un “Web Accelerator” open source che può essere utilizzato per accelerare il vostro sito web.

E’ possibile memorizzare nella cache alcuni elementi statici, come immagini o JavaScript, ma si può anche usarlo per altri scopi come il bilanciamento del carico o aggiungere un po di sicurezza, in generale, la maggior parte delle persone vogliono provare e testare il loro sito web per vedere se è davvero così incredibile (IMO sì, ma provate voi stessi).

Le guide tradizionali che si trovano in rete vi diranno di spostare il webserver su un’altra porta, forse 81,8080 o far ascoltare solo su localhost, configurare Varnish in ascolto sulla porta 80 e utilizzare il web server come back-end, ovvero il server a cui Varnish inoltrerà le richieste non trovate nella propria cache.

Questa è la configurazione “normale” e funziona benissimo, ma a volte si vuole solo fare un test rapido o forse si sta utilizzando un pannello di controllo, come ad esempio Cpanel, Kloxo o ISPConfig e nella mia esperienza cambiare le porte standard in ascolto di Apache non è una decisione da prendere a cuor leggero usando questi strumenti.

Quindi, in una VPS (con Kloxo) ho usato un approccio diverso: iptables.

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Supercharge WordPress, Part 3

Questo è un mio articolo, originariamente pubblicato su Wazi WordPress, il popolare sistema di gestione contenuti (CMS), è facile da configurare e utilizzare, e ben supportato sia dalla sua comunità che da consulenti professionali. WordPress dipende per il suo funzionamento da uno stack completo che comprende un sistema operativo, database, server web e PHP. Se […]