Damn Vulnerable Linux – Il sistema operativo più vulnerabili e sfruttabile che mai!
Damn Vulnerable Linux è l’ambiente di formazione più completa per la sicurezza informatica con oltre 500.000 download. Include tutti gli strumenti necessari pronti a funzionare. Inoltre sono incluse tonnellate di materiale di formazione ed esercitazioni. Damn Vulnerable Linux funziona perfettamente con Windows, Linux e Mac OSX con qualsiasi macchina virtuale come ad esempio VMware, QEMU o KVM. Si può lasciar correre installato in modo nativo su un PC standard o addirittura facendo boot da USB.
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Oggi voglio proporvi alcuni profili interessanti che seguo su Twitter, ho trovato molte informazioni utili seguendo i loro cinguettii.
Idea (e molti dei link) provengono da questo post: http://linuxtoy.org/archives/25-linux-twitterers.html
Linux kernel
KernelTracker: Per seguire i rilasci del kernel.
Linux distributions
- clububuntu: Informazioni su Ubuntu.
- ubuntusecurity: Ubuntu aggiornamenti di sicurezza.
- fedora_linux: Fedroa news.
- openSUSE: openSUSE news.
- Mandriva: Mandriva news.
- CentOS: CentOS news.
- debian: Debian Project.
- debian_security: Debian aggiornamenti di sicurezza.
- Gentoo_Security: Gentoo aggiornamenti di sicurezza.
- ArchLinux: Arch Linux news.
In questo articolo voglio mostrarvi qualche utilizzo, non banale, di ssh, ma per prima cosa :
Cos’è SSH ?
SSH (Secure SHell, shell sicura) è un protocollo che permette di stabilire una sessione remota cifrata ad interfaccia a linea di comando con un altrohost.
Il client SSH ha una interfaccia a linea di comando simile a quella di telnete rlogin, ma l’intera comunicazione (ovvero sia l’autenticazione che la sessione di lavoro) avviene in maniera cifrata. Per questo motivo, SSH è diventato uno standard di fatto per l’amministrazione remota di sistemi unixe di dispositivi di rete, rendendo obsoleto il protocollo telnet, giudicato troppo pericoloso per la sua mancanza di protezione contro le intercettazioni.
La guida su come realizzare un webcam server ha avuto molti feedback e quindi ho deciso di darvi altri due metodi per realizzarlo con due software diversi webcam-server e ZoneMinder
Webcam-server è in assoluto il modo più facile per mostrare in rete quello che viene visto dalla vostra webcam, il software è molto stabile (l’ho appena installato su Ubuntu e mostra data 2004), è basato su Java e per farlo funzionare basta dare questi comandi
#> aptitude install webcam-server
#> export LD_PRELOAD=/usr/lib/libv4l/v4l1compat.so
#> webcam-server
Adesso puntate il vostro browser sul localhost:8888 e vedrete uno snapshot di quello visto dalla webcam.
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Ormai tutti i nuovi netbook o molti laptop sono dotati di webcam integrata, o comunque aggiungerne una esterna costa davvero poco, a parte l’uso tradizionale nelle video chiamate è possibile utilizzare il nostro box Linux per realizzare un dispositivo di sorveglianza, può essere usato per controllare vostro figlio mentre siete ad un altro PC, o il vostro animale mentre siete al lavoro, o per avere un sistema di videosorveglianza delle vostre proprietà fatto in casa.
Per realizzarlo useremo il software Motion presente in molte distribuzioni, io vi darò i comandi per una Ubunto (la mia è una 10.04).
Caratteristica che mi ha fatto scegliere questo software è la possibilità di rimanere “addormentato” fino a quando non rileva un rumore o del movimento, ed a quel punto si attiva e registra, oltre alla possibilità di definire azioni custom (mandare una mail, un sms, etc.)
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