Io uso iptables da molti anni e lo ho utilizzato anche per soluzioni complesse e solo recentemente ho scoperto ufw (Uncomplicated Firewall), la versione Ubuntu, o meglio sviluppato per semplificare la configurazione del firewall iptables, ufw fornisce un modo facile da usare per creare un firewall IPv4 o IPv6. Per impostazione predefinita UFW è disabilitato.
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Sul mio sito ho avuto un piccolo problema con i feed, li ho gestiti con FeedBurner e sono due uno per ogni lingua, in questo modo vorrei che un utente potesse poter scegliere di avere i feed in inglese o in italiano. Il problema è che mi piacerebbe che quando qualcuno scrive http://linuxaria.com/feed esso arrivi sulla mia pagina di feedburner per la lingua inglese mentre se scrive http://linuxaria.com/feed?lang=it si dovrebbe arrivare sullla pagina dei feed italiana.
Ho provato con il plugin per wordpress di feedburner, ma è buono solo se si ha 1 feed, perché ciecamente reindirizza tutto a 1 indirizzo di FeedBurner, quindi non è una buona soluzione per i miei 2 feed bilingue.
E così l’ho fatto con un Rewrite in Nginx. Continue reading »
Il comando stat è veramente utile per raccogliere informazioni da file, directory e file system.
L’uso di base di stat è il seguente:
~#stat /etc/passwd File: `/etc/passwd' Size: 999 Blocks: 8 IO Block: 4096 regular file Device: ca00h/51712d Inode: 845 Links: 1 Access: (0644/-rw-r--r--) Uid: ( 0/ root) Gid: ( 0/ root) Access: 2011-05-26 12:14:41.000000000 +0200 Modify: 2011-05-26 12:14:41.000000000 +0200 Change: 2011-05-26 12:14:41.000000000 +0200 |
Quindi, senza opzioni si possono avere le seguenti informazioni
File : Dimensione in Bytes
Blocks : Numero di blocchi usati
IO Block : Dimensione in byte di ogni blocco
Device : Il numero identificativo del dispositivo storage (hard disk, etc)
Inode : Il numero dell’inode a cui il file o la directory viene collegata.
Access/Modify and change Times : Si noti che il timestamp include anche che il fuso orario in cui il file è stato acceduto o modificato . In questo esempio +0200 Continue reading »
Penso che sudo sia diventato un comando ampiamente utilizzato con Ubuntu, dove non si ha nemmeno una password di root, prima probabilmente è stato utilizzato solo in alcuni centri informatici per limitare l’accesso ad alcuni comandi.
sudo permette ad un utente autorizzato di eseguire un comando come super utente o un altro utente, come specificato nel file sudoers.
In questo articolo vi mostrerò alcuni usi un po meno comuni di questo comando, per una descrizione generale del comando consiglio di leggere la pagina di wikipedia dedicata Continue reading »
Se siete responsabili di alcuni servizi probabilmente avete impostato un qualche sistema di monitoraggio per segnalarvi se qualcosa non va (e-mail, sms o un Tweet), e così potete risolvere il problema rapidamente. Ma volete veramente essere sempre disponibili 24×7 tutti i periodi dell’anno?
Io non lo sono di sicuro, quindi guardiamo al programma Monit, un fantastico strumento in grado di gestire alcuni problemi per noi e che vi permetterà di godervi il vostro tempo libero. Continue reading »