In questo articolo voglio parlarvi di tre ottimi software per realizzare la virtualizzazione sul vostro computer di casa.
Perchè virtualizzare ?
I computer attuali hanno capacità di CPU e RAM molto interessanti anche solo rispetto a 3 o 4 anni fà e quindi c’e’ tutto lo spazio per far partire un secondo sistema operativo in parallelo al vostro sistema operativo principale, ma perchè farlo ?
- Avere un sistema operativo diverso (Win, o un altro linux)
- Fare dei test su una nuova distribuzione
- Preparare un ambiente dedicato per un prodotto, ad esempio io ho una macchian virtuale con installato apache+mysql più tutto quello che serve per il mio sito WordPress
I 3 prodotti che installerò ed analizzerò sulla mia macchina Ubuntu 10.04 sono:
- Vmware player
- Virtualbox (OSE)
- KVM
Per ognuno di loro valuterò con un voto da 1 a 3:
- Facilità di installazione
- Strumenti di amministrazione
- Funzionalità.
- Virtual appliance disponibili
- Conclusioni
Vmware player
http://www.vmware.com/products/player/
VMware Player è un programma gratuito che consente creare macchina virtuali o di far partire quelle realizzate con VMware Workstation. Gratuito e facilissimo da usare, è l’ideale per chi vuole usare due sistemi operativi contemporaneamente.VMware Player è indicato a chi intende usare una macchina virtuale (guest) per far girare Linux, XP, Vista o altri OS all’interno del proprio Windows. I motivi per farlo possono essere diversi: provare nuovi sistemi operativi, effettuare test di software e così via.
Installazione
Per installare VMware player bisogna andare sul sito vmware, registrarsi ed attivare il proprio profilo cliccando su un link che vi arriverà per posta.
A questo punto potrete scaricare il budle che vi interessa, il software è disponibile per windows e linux nelal versioni a 32 o 64 bit (sono circa 105 MByte).
A questo punto aprire un terminale come root e dare il comando:
bash /YOURPATH/VMware-Player-3.1.1-282343.i386.bundle
Questo farà partire l’installatore grafico, che dopo avervi chiesto se volete verificare allo startup se ci sono nuove versioni e se volete mandare feedback partirà ed installerà il tutto.
Punteggio: 1
Amministrazione
L’interfaccia grafica di VMplayer è ben disegnata e le opzioni sono intuibili, ho selezionato “create a new virtual machine”, poi attraverso il wizard ho selezionato un file .iso con una immagine di Debian Mint, le caratteristiche dell’harware e la destinazione, tutto in brevissimo tempo. A questo punto ho dato start ed ho ottenuto un bel:
Your processor does not support PAE, which is required by VMware Player. Cannot continue.
In effetti ho una macchina a 32 bit con 2 Gbyte di RAM, perchè dovrei avere un kernel PAE ?
Comunque l’ho installato con :
sudo aptitude install linux-generic-pae linux-headers-generic-pae
Ho fatto un reboot e fatto ripartire VMplayer, a quel punto sono stati ricompilati dei moduli (per compatibilità con il nuovo kernel), ed il player è ripartito, con lo stesso identico errore.
Quindi nulla di fatto, ho rimosso il software con:
vmware-installer –uninstall-product vmware-player
Ho proseguito i test sulla mia Gentoo a 64 bit.
Punteggio: 2, sarebbe stato un 3 se non fosse stato per i problemi riscontrati con il desktop.
Funzionalità
- Stessa interfaccia di gestione su Linux e Windows
- Possibilità di fare uno snapshot
- Macchine virtuali a 32 e 64 bit
- Fino a 8 cpu nella macchina virtuale
- Disponibile accelerazione grafica 3D
- Codice non rilasciato
Punteggio 2
Virtual appliance disponibili
Ci sono moltissime macchine virtuali già realizzate e distribuite scaricabili all’indirizzo: http://www.vmware.com/appliances/
E’ possibile trovare sia macchine gratuite che vere e proprie virtual appliance con supporto specialistico.
Punteggio: 3
Conclusioni
Software prodotto da una casa che si occupa di virtualizzazioen da più di 10 anni, quindi sicuramente stabile, ma l’unico motivo che vedo per usarlo sotto Linux è quello di riutilizzare VM create in ambiente windows, o che vogliamo scambiare con questa piattaforma.
Totale: 8
Virtual Box
http://www.virtualbox.org/
VirtualBox è relativamente nuovo per il mercato della virtualizzazione, con la sua versione iniziale rilasciata all’inizio del 2007. VirtualBox originariamente è stato creato da Innotek, ma da allora è stata acquisita da Sun Microsystems. La versione 3.0 del software è stata rilasciata di recente e include molte nuove funzionalità.
Dopo diversi anni di intenso sviluppo, VirtualBox è stato rilasciato come Open Source nel gennaio 2007. Innotek ha scelto di rilasciare il suo codice sorgente di VirtualBox sotto la GNU General Public License (GPL).
Installazione
VirtualBox è presente nei repository delle maggiori distribuzioni, sulla mia ubuntu 10.04 ho installato da synaptic il pacchetto virtualbox-ose e relative dipendenze.
Punteggio: 3
Amministrazione
VirtualBox include un “fat client” nativo per il vostro sistema operativo host, che permette di gestire le macchine virtuali, Il cliente è facile da usare, ed è basata su wizard, molto simile all’admin VMware console. La creazione di macchine virtuali è un gioco da ragazzi, e VirtualBox ha ottenuto molto plauso per aver reso facile come VMware creare e far funzionare nuove macchine virtuali.
Punteggio: 3
Funzionalità
- Disponibile per windows e Linux
- Virtualizzazione SMP fino a 2 processori.
- Supporto a 32 o 64-bit.
- Capacità di fare snapshot.
- Opzioni per l’accelerazione grafica 3D.
- Doppia licenza, open source e closed source
Punteggio 3.
Virtual appliance
Non ho trovato grossi siti che avessero macchine virtuali pronte all’uso per Virtual Box, il miglior sito che ho trovato è http://virtualboxes.org/images/
ma nel caso vi servissero altre immagini, non vi preoccupate, è sempre possibile convertire una macchian virtuale VMware in una Virtual Box, vi suggerisco questo how to.
Punteggio: 2
Conclusioni
Anche se abbastanza recente Virtual Box si sta muovendo molto bene, grazie anche alla doppia licenza; l’interfaccia è intuitiva e facile da usare e sto sperimantando una Debian Mint grazie a questo software.
Totale 11
KVM
http://www.linux-kvm.org/page/Main_Page
KVM (Kernel-based Virtual Machine) è una soluzione completa di virtualizzazione per Linux su hardware x86 che contiene le estensioni di virtualizzazione (Intel VT o AMD-V). Si compone di un modulo del kernel, kvm.ko, che fornisce la virtualizzazione delle infrastrutture di base e un modulo specifico per processore, kvm-intel.ko o kvm-amd.ko. KVM richiede anche un QEMU, modificato anche se si sta lavorando per ottenere le modifiche richieste a monte.
Con l’utilizzo di KVM, è possibile eseguire più macchine virtuali in esecuzione su un Linux non modificato o delle immagini di Windows. Ogni macchina virtuale ha un hardware privato virtualizzato: una scheda di rete, disco, scheda grafica, ecc
Il componente KVM è incluso nel kernel ufficiale a partire dalla versione 2.6.20.
KVM è rilasciato come software open source.
Installazione
KVM ha bisogno di estensioni speciali che devono essere presenti nelle specifiche del processore, quindi verificate per prima cosa di avere una macchina compatibile con il comando:
egrep -c ‘(vmx|svm)’ /proc/cpuinfo
0 Significa che NON potete utilizzare KVM
1 significa che il processore ha le giuste estensioni
Sul mio desktop ho 0, quindi anche KVM è stato testato sul mio laptop con Gentoo a 64 bit (e processore intel dual core compatibile).
Sulla mia Gentoo ho abilitato KVM nel kernel ed il modulo KVM-intel.
Se avete la possibilità di usarlo in ubuntu dovete installare:
You need to install a few packages first:
$ sudo aptitude install kvm libvirt-bin ubuntu-vm-builder bridge-utils
libvirt-bin fornisce libvirtd di cui hai bisogno per amministrare qemu e le istanze kvm usando libvirt
kvm è il backend
ubuntu-vm-builder è un potente comando da usare da shell per costruire macchien virtuali
bridge-utils fornisce un bridge dal tuo network alla macchina virtuale.
Punteggio: 2
Amministrazione
KVM, non ha alcuna interfaccia ufficiali di gestione. Una varietà di strumenti di terze parti, tuttavia, sono in grado di gestire i domini KVM. Il più popolare di questi è virt-manager di RedHat, che offre una interfaccia grafica semplice ma efficace.
Convirt, di Convirture, è un’altra interfaccia grafica di gestione per macchine virtuali KVM. E’ simile a virt-manager e come lui supporta sia macchine virtuali locali che remote.
Per i miei test ho usato solo la command line, una lettura alle pagine man di kvm-img (usato per “formattare” un file da utilizzare come disco) e kvm è stato sufficiente per lanciare la creazione di una macchina virtuale partendo da una immagine iso che avevo sul disco.
Punteggio: 2
Funzionalità
- Supporto a macchine virtuali a 32 e 64 bit
- Migrazione delle macchine virtuali accese
- Opzionalmente si può attivare la paravirtualizzazione
- Accesso diretto al Bus USB
- Esiste solo su Linux (è nel kernel)
- Open source
Punteggio 2 – Sarebbe un 3 se stessi valutando gestori di macchine virtuali per server e non per desktop
Virtual appliance
Ho trovato solo questo sito con imamgini per Qemu/KVM: http://stacklet.com/
Contiene principalmente immagini di distribuzioni Linux.
Punteggio 2
Conclusioni
KVM è una soluzione integrata di Linux, trovo le VM create con KVM davvero reattive, l’inconveniente è la mancanza di caratteristiche che potrebbero essere interessanti per una soluzione desktop (grafica 3D, per esempio) o la mancanza di una GUI di amministrazione.
Totale: 8
Gran finale
Dunque, quale soluzione di virtualizzazione è la cosa migliore per il desktop di Ubuntu?
Per il momento, e senza considerare le varie opzioni di cui non ho parlato, come altri prodotti di VMware e Xen.
VirtualBox è probabilmente la scelta migliore per gli utenti che desiderano una semplice applicazione per l’esecuzione di sistemi operativi mainstream senza mai dover toccare un file di configurazione o aprire un terminale.
Per chi è interessato alla virtualizzazione ed a funzionalità all’avanguardia, o che in realtà preferisce la linea di comando, KVM ha molto da offrire. Anche se i suoi sviluppatori sono chiaramente incentrati su soluzioni enterprise, non dovrebbe essere escluso in quanto è una soluzione di virtualizzazione desktop anche per utenti normali, specialmente quando è combinato con strumenti di gestione GUI.
VMPlayer può essere una soluzione davvero interessante per le persone interessate alla realizzazione di appliance virtuali che possono girare su Linux e Windows, VMware ha una grande quota di questo mercato.
Personalmente: Io userò VirtualBox sul mio desktop per testare nuove distro e giocarci un po, KVM sul mio laptop per avere un secondo ambiente di lavoro ed essere pronto ad adottare KVM sui miei server.
Popular Posts:
- None Found
As an intro article, this gives a good overview. For real-world usage, however, which gives better performance? Especially when there are 10 VMs running on one machine…
In my company we use VMware ESX server and the responsiveness of the hosts is pretty bad as they fight over RAM and disk I/O. We’re looking into bigger hardware to combat this — sounds like the MS way to fix slow software: get better hardware! (the alternative, smarter solution may be: get better software). VMware does have some cool stuff where the live, running machine can be moved from one VMware server to another without dropping a ping, and some load-balancing options. These cost big bucks to implement, however. One of our partner companies they did their own tests and came out heavily in favour of KVM, so that is what they are using.
On the desktops at work, we use a mix of VMware (which is a headache to get running on rolling-release distros and on Debian Sid) and VirtualBox. The tech people are huge fans of VBox, but the company already locked in with VMware on some of the desktops so we keep purchasing their products even though we really don’t need to do so. I’d rather the company buys support from VBox, but I guess now that would be Oracle.
Thanks for the feedback, and yes with my article i just wanted to give an introduction for desktop user.
Vmware, Xen and KVM are the big players (at the moment) for virtualization of server computer.
I’ve received 2 other sites for download Virtual machines for Virtualbox:
http://sourceforge.net/projects/virtualboximage/files/
http://virtualboximages.com/
Thanks to Darrel Johnston.
virt-manager is pretty much the ‘official’ GUI for kvm. If you run RHEL or Fedora and install the Virtualization package group, you get the kvm / qemu / libvirt stack plus virt-manager. The whole stack, including virt-manager, is maintained by an integrated team at RH.
Hi. This article is a nice introduction, and my own tests provide roughly the same results as yours.
(be aware that there are a lot of duplicate texts in your article, you sure someone did proofread it ?)
I’m using Mint9 on an Athlon-x4 system. Sun’s Virtualbox worked fine at install, but required a couple of hacks every time I ran it after that (and with Sun gone, will it get any better?). So I tried kvm (aka qemu). I can’t get Puppy5 to see any eth0. TinyCore sees an eth0, and DNS works, but nothing else. That leaves VMware. I found this process frustrating and disappointing.
I found VirtualBox is good for newbies and also for adv users.
Its not hardware hungry… works amazing in all types of systems…
Very easy to manage.
The main problem with VirtualBox is that the GPL version doesn’t have USB support – you have to use the proprietary version for that. Therefore, you cannot run VirtualBox in a commercial environment if you need USB support.
Guidelines for Virtualization Happiness (or, what works for me). Your mileage may vary:
Never use any version of Windows as a host. It is fine as a guest OS, but as a host both it and the guest run noticeably slower.
If you must use Windows as a host run Virtualbox. I run openSuse 11.3 on my office laptop as a guest and it is tolerable.
OpenSuse 11.3 running VMware Workstation on my personal m90 laptop runs the Windows XP that came with the laptop as a guest faster than running XP natively.
And nobody mentions ProxMox
http://pve.proxmox.com/wiki/Main_Page
It cannot get any easier than this!
Proxmox is very good (I used it myself on a server with a Phenom II X6), but it is a complete distro, not a tool you can install (at least easily) and use on your desktop. It’s more like VMware ESX than VMware Player/Desktop or VirtualBox.
If you are planning to install a Debian on your desktop (proxmox is Debian-based), you may try to install proxmox then install the missing packages for a desktop (X11, window manager, …). But I don’t know if this configuration is supported by Proxmox.
For KVM, or better, for QEMU-KVM there’s a little front-end written for KDE4: QtEmu.
Is present in gentoo portage, so you can install it easily.
[…] detto nel mio precedente articolo io utilizzo Virtual Box e devo dire che lo trovo ottimo, ma se “tutto dovesse andare […]
@Pater Mann: You CAN run VirtualBox in a commercial environment if you need USB support, but not for free. You need to purchase a license for it.
http://www.virtualbox.org/wiki/Licensing_FAQ
I’ve just installed KVM on Ubuntu 10.04 per Ubuntu official instructions. I’ve got 2 cores and 2GB of RAM allocated to the instance I created, which is a WIN 7 install. It runs terribly. Starting applications are slow and stuttering, mouse movement skips, and anything that does the tiniest bit of IO is extremely bad. The disk thrashes for minutes at a time( or in the case of running Windows Update, it takes over an hour to finish ). Now, from what I’ve read around the ‘net, KVM is praised highly, so I am confused that a simple install works so badly. My processor and BIOS support the VT extensions, and all is reported as it should be, but as stated, it is pretty much unusable. I’m looking to try VirtualBox next, with hopes that it will function properly.
I’ve never tested windows 7, with the old XP the virtual machines work fine (both VirtualBox and Kvm), let us know your feeling with Virtualbox.
Thanks
I’ve seen Win7 and WinServer 2008 both perform horrible on virtualized setups. I wouldn’t doubt that MS has attempted to limit these OSes to only run on their VM hypervisors.