Jun 132013
 

Articolo di TCAT Houser redattore capo di TRCBNews.com che ha recentemente acceso qualche fuoco con 2 articoli:
OpenOffice VS LibreOffice VS Il Mondo e Il più grande fallimento nell’open source è …

Alcuni fedeli di Linux guarderanno questo articolo e diranno: “ Eccolo di nuovo, ad aggredire l’open-source. E’ solo un prezzolato di Microsoft .” Useranno il fatto che io sia un MCSE come ‘prova’ della loro opinione.

La versione 4.0 di LOO, soffre ancora della questione sulla compatibilità dei file per Microsoft Office. Tuttavia, la buona notizia è che il dolore è minore rispetto al passato e che ora si ha la possibilità di aprire i file di Visio e Publisher ! Personalmente, non ho usato uno di questi programmi di Microsoft da anni, quindi non posso attestare quanto bene siano gestiti.

Al di là di mio uso quotidiano di LOO ho letto in profondità ogni recensione che ho trovato su Internet. La mia sintesi onesta è che sono molto più negative dei miei sentimenti. Sì, sono d’accordo con tutti gli altri che la zona con più lacune è la gestione dei documenti complessi fatta assieme con MS Office. La seconda lacuna più citata è il menu abbastanza confuso. Non posso non essere d’accordo anche su questo. ma ci sono se,pre due facce della medaglia. Il lato positivo di LOO è che è più brillante che mai. Una cosa meno nota è quanto questa versione ha tirato via per metetrsi avanti rispetto ad Apache Open Office (AOO), prima conosciuto come Open Office Organization (OOO).
Ma di questo parleremo più avanti.



Io non ho intenzione di rivangare quello che si può leggere in molte decine di altre recensioni. Vorrei riassumere che LLO funziona ora più velocemente che mai ed è più compatibile con Microsoft Office che mai. Invece prendiamo qualche minuto e concentriamoci su ciò LOO ha fatto per arrivare fin qui e che cosa significa questo per noi domani.

Le dipendenze Java vengono ammortizzate con il Python o il codice nativo di piattaforma. Dati i problemi di sicurezza con Java, questa è una buona cosa, non importa quale sistema operativo si utilizza. Questa è una tendenze importanti per il futuro del prodotto.

Il difetto principale oltre alla conversione dei file è che non poteva gestire in maniera efficace i contenuti in una grande organizzazione. Ma ora aderisce ad una CMIS standard http://en.wikipedia.org/wiki/CMIS .

Le grandi organizzazioni hanno questo ostacolo rimosso nella ultima incarnazione di questo software. Poco notata è la soluzione per ridurre i problemi di impaginazione con Microsoft Office facilmente aggirato non utilizzando i caratteri specifici di Microsoft. Un altro problema solo ora rimosso è il fatto che ora è possibile importare annotazioni fatte da Word. I commenti possono ora essere collegati a intervalli di testo del documento. Un altro miglioramento sta permettendo una intestazione e piè di pagina sulla prima pagina senza la necessità di uno stile di pagina separata.
Forse queste sono cose davvero particolari, ma se si lavora con i documenti tutti i giorni sono cose davvero importanti per il vostro lavoro e l’aspetto finale del documento.

Ad alcune persone piace il fatto che ora il PowerPoint, chiamato Impress, abbia una Appplicazione di gestione remota per Android.

Ma penso che oltre a tutto questo ci sia un punto che tutte le recensioni hanno mancato. E’ mia convinzione che il passare del tempo mostrerà che Libre Ufficio versione 4 è stato il punto di perno per questa soluzione per diventare davvero mainstream. Certamente tutti i miglioramenti che ho citato (e molti altri commentati altrove) sono fattori importanti.

Quello che non vedo menzionato da nessuna parte è che The Document Foundation ha registrato a Berlino un Stiftung. Questo è uno standard di controllo delle autorità tedesche, con una storia che risale all’anno 1509. Questo ha attirato l’immediato supporto dai principali operatori del settore dimostrando che realmente sono pronti ad esserci per molto tempo.

A sostegno di questo c’è anche il fatto che questo è l’anno in cui vedremo il primo gruppo di persone che sarà benedetto dal programma di certificazione per LibreOffice.

So che sto per turbare i fedeli Linux. Ma mentre questo gruppo vuole l’accettazione del mercato di massa, vuole anche che in tutto ci sia libertà di scelta. E questo è esattamente il motivo per cui l’Open Source non riesce a conquistare significative quote di persone.

Le grandi organizzazioni devono disporre di norme standard. E’ l’unico modo degli esseri umani per essere in grado di gestire grandi numeri senza caos. Il senior management nelle grandi organizzazioni guarda le grandi organizzazioni che hanno gli standard. Sapendo che era un obbligo per loro di andare avanti con l’impresa, ma anche sapendo di avere qualcuno a cui dare la colpa se tali norme non sono soddisfatte. Ed è qui che l’open source fallisce per il loro modo di pensare..

Ora, avendo un organismo internazionale di normalizzazione profondamente radicato nella storia, con una crescita rapida ma ordinata ed una migliore interoperabilità e CMS, LLO ha posto le basi per muoversi nelle: luci della ribalta.

Oggi AOO/OOO ha una base installata maggiore di LOO. Ma questo cambierà rapidamente. Mentre entrambi utilizzano ODF, non tutti gli APS sono uguali. Guardando la lista AOO come faccio io, ho trovato un esempio calzante. Un utente che stava avendo un problema che stavano cercando di risolvere. Non posso dire che il gruppo AOO fosse scostante. Erano infatti molto gentili e premurosi. E ha mostrato un altro aspetto per cui LOO sta andando avanti.

ODF è un formato di file flat, senza contenitore. Questo è implementato in LO, ma non in AOO., Ma in un formato piatto tutte le immagini sono memorizzate in base64, perché non vi è alcuna cartella per memorizzarle in formato originale.”

E’ sempre stata una caratteristica di lunga data di entrambe le piattaforme d’ufficio Open Source che potessero far risorgere dati da piattaforme lungamente abbandonate tra cui i formati Microsoft di cui neanche la società dà più supporto nei propri programmi. Ed essere libero di certo non ha fatto male.

Voglio concludere con un pensiero per i miei colleghi MCSE. Il reparto amministrativo sta cercando di spremere sempre di più. Prima di LO V4,  semplicemente non aveva il supporto per essere utilizzato in aziende dalle grande dimensioni. LO sta fornendo gli strumenti per avere un business case solido. Basta allontanarsi dai font MS centrici quando stai facendo il tuo proof of concept.

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  12 Responses to “Libre Office Versione 4 – Stuzzicamente Vicino”

  1. “il PowerPoint, chiamato Impress”
    non è powerpoint chiamato impress, è impress.

  2. I’m not sure where you are getting your acronyms from but LibreOffice is LO not LOO or LLO which you’ve mistakenly written a few times.

    OOO stands for Oracle Open Office which changed from just OO when Oracle bought out Sun, not Open Office Organization.

    Normally I’m not picky about people posting things on the internet, but you seem to have not done any research on the long history that has brought LibreOffice into the hands of the masses regardless of operating system and financial stability.

    • Actually I’ve was a big promoter of Star Office V1 as an alternative to MS Office. Therefore quite aware of the history.

      It appears you are not aware of regional differences.

      Crawdad, crawfish and crayfish are all different words for the same species of fresh water crustacean. I can show you the ‘heat map’ of the words in the USA for this delightful munchie, sold by the bucket in Tx along with a beer.

      By deliberately using the variations seen around the world (to the best I can find), the search engine relevance increases.

      Yes, I had this same issue back in the Corollis Publishing days. It is Novell or is it Netware? The answer is, yes.

      • I guess you’re right then… So what does LOO and LLO in your region mean again? I can only find LibreOffice to have an acronym of LO. …and OOO to mean Oracle Open Office… or crayfish.

    • It appears your question will show up shortly 😉 I have found it to mean Libre Office Org. As opposed to Open Office Org. (OOO).

      In fact it is that list that tends to use LOO.

  3. This is so very wrong.

    It is Microsoft’s “office” that is incompatible with the rest of the world.

    Everyone else is doing fine. OpenOffice.org, LibreOffice, they’re all doing just fine. The whole rest of the world is using standard file formats successfully.

    • Bob, it is called ‘first mover advantage. Word Star had it (C/PM), then Word Perfect (DOS).

      In a logical world, ODT, etc would be a ‘no brainer’.

      It is my hope and dream that the formation of a German Non-Profit foundation will propel us to a saner future. In the meantime, I’m supporting the engineers that have to deal with that ugly concept called reality.

  4. It should be noted that Libre Office does NOT support the old Star Office file formats any longer, so anyone having old Star Office file formats on board will need Open Office in order to successfully open those files. In many ways these two applications are rapidly diverging and one should be able to install and use both of them on the same system. But unfortunately because they still share certain software architecture, that is not possible. Also, although the whole business world seems to worship the concept of a software mono-culture, I am not convinced that is the most brilliant idea either. There is a lot of “quality of life” that gets thrown out the window in the quest for quintessential efficiency.

    • Or you could keep around an old version of LibreOffice 3.6 using portable apps, which is equivalent. If you intend to keep such documents for archival purposes then you probably should go through and convert all such legacy files to ODF, which is the most popular and most widely implemented document standard at the moment, or accessing them in the future could get quite hard.

    • As I was approaching 1,000 words I shut up about the loss or lack of Star Office format support. You are correct. My answer is to use Virtual Box and Ubuntu for keeping Open Office around to handle the differences.

      • Rather than setting up a whole virtualbox for a parallel copy, I tend to run parallel copies of OOo/LO/AOO (I do this for testing) in WINE – the Windows binaries work perfectly on Linux in WINE, and it doesn’t interfere with the locally-installed native copy.

        If you’re on Windows, you can install old versions of OOo in parallel with new versions of AOO/LO quite well. It’s *amazing* how small and fast OOo 1.0.3 is on a modern Windows 7 laptop 😉

        • ” It’s *amazing* how small and fast OOo 1.0.3 is on a modern Windows 7 laptop 😉 ” LOL! Yeah!

          I have avoided the WINE route due to some legal questions… Am I just seeing the NSA lurking everywhere I breathe?

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