Articolo di Tcat Houser capoeditore di TRCBNews.com.
Le filosofie su come affrontare le cose nella vita, per esempio l’Open Source VS Software proprietario, hanno dei cicli. Gli hobbisti degli anni 70 digitavano accuratamente codice BASIC prendendolo dalle riviste per appassionati. Commodore, Apple o l’ultima versione per le macchine C/PM.
L’open source è passato di moda (relativamente parlando) con l’emergere di DOS e Microsoft. In termini di numeri assoluti, l’Open Source in realtà è cresciuto. E’ stata la percentuale relativa al mondo digitale globale con i principali attori che creavano codice proprietario che ha fatto apparire l’Open Source come antiquato.
In coincidenza con la partenza da parte di Microsoft di diversi anni di lavoro di sviluppo su ‘Chicago’ (Windows 95), Linux ha iniziato a guadagnare qualche reale trazione nell’ombra. A mio parere questo è solo perché i tentativi di creare (di nuovo) un Unified UNIX alla fine del 1980 non erano riusciti (ancora una volta).
Ci troviamo dove ci troviamo oggi, perché ci sono due tipi di utenti di computer. Alcuni di noi provano gioia nel capire qualcosa, mentre altri semplicemente lo vedono come qualcosa per ottenere qualche altro scopo. Ci sono alcuni di noi che appartengono alla prima categoria ed aiutano la secondo. Io sono uno di quei pochi.
Sono pienamente consapevole del fatto che i lettori di questo blog stanno usualmente nella prima categoria e non comprendono quelli dell’altra.
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