May 282011
 

xmonad Vi presento oggi questo utilissimo articolo che introduce Xmonad, un windows manager alternativo, l’articolo è di Fabio Viola e lo trovate insieme a molti altri articoli interessantissimi sulla pagina del SaLUG Journal, l’articolo è rilasciato sotto GNU Free Documentation License.

La settimana scorsa in quel di Bologna ho avuto il piacere di conoscere un geek padovano, un ragazzo in gambissima con il quale ho poi scambiato quattro chiacchiere.

Mi ha fatto conoscere un progetto interessantissimo, si tratta di xmonad. Sul sito ufficiale[0] e’ presente una frase che o vi colpisce e vi porta a divorare ogni pagina della documentazione o vi fa chiudere in un batti baleno la scheda del browser: “In a normal WM, you spend half your time aligning and searching for windows.” Se vi riconoscete in questa frase allora xmonad e’ cio’ che fa per voi. Di cosa si tratta?

Di un window manager intelligente scritto in Haskell la cui peculiarita’ principale e’ quella di posizionare automaticamente le finestre senza sovrapposizioni. Xmonad ha numerosi vantaggi (che reperiamo gia’ nella homepage del progetto): tiling delle finestre, minimalismo, stabilita’ (e avendolo provato intensamente posso confermare), estendibilita’, molte feature (ad esempio supporta xinerama), semplicita’, supporto…

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May 272011
 

disksVi presento oggi questi utili esempi su LVM, Articolo di Roger Hosto

Cominciamo con il dire quello che è LVM, in breve è un modo per gestire i volumi del disco in maniera più facile, siano essi disco fissi interi, le partizioni del disco, o San Disk. Logical Volume Manager  da all’amministratore molta più flessibilità nella ripartizione, ridimensionamento e  spostamento dei dischi. Detto questo , il vantaggio più grande è avere la possibilità di aggiungere ulteriore spazio su disco con relativa facilità, che per la Legge di Moore e Kryder [1]  rende la vita un po’ più facile per l’amministratore del sistema.

Ora che siete tutti interessati a utilizzare LVM, tiriamo fuori un nuovo hard-drive o ri-partizioniamo il nostro hard-disk e facciamo una prova. Woo! Aspetta un minuto! Questo suona molto male solo per fare qualche prova. Questo è quello che ho pensato anche io, ecco quindi un modo per utilizzare le partizioni esistenti utilizzando dei dispositivi di tipo loop e immagini di disco vuote per giocare e provare l’uso dei comandi LVM.

Ho personalmente testato questi comandi su RHEL 4 e 5, ma  non vedo perché questo non possa essere fatto su qualsiasi versione di Linux.

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May 242011
 

terminator Ho trovato questo terminale, mentre effettuavo alcune prove CrunchBang, Terminator è il terminale predefinito diCrunchBang; è basato su GNOME terminal, e la sua migliore caratteristica è la sua capacità di mostrare terminali multipli su un unico schermo, ma utilizza anche le schede.

E’ ispirato da programmi come gnome-multi-term, quadkonsole, ecc, in quanto il focus principale è l’organizzazione in griglie di terminali (le schede è il metodo predefinito più comune). Continue reading »

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May 202011
 

blueOra, a dire il vero si tratta di un progetto semi- utile, l’aspetto più importante è il fattore “figo” che porta. Ci si allontana dal PC e questo si blocca, si spegne lo schermo e il lettore multimediale va in pausa. Quando ci si riavvicina al computer tutto ricomincia automaticamente. a funzionare Figo ? è BlueProximity . Continue reading »

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May 192011
 

tiniHo ricevuto da Paolo Proni questo interessante articolo di presentazione sulla scheda industriale Tini, oggetto che effettivamente non conoscevo proprio, quindi lo pubblico più che volentieri

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La comune opinione riguardo a Java è da sempre che si tratti di un ambiente pesante, il quale richiede hardware potente e a volte sembra proprio che la potenza non basti mai. Come se per fare le stesse cose che si facevano 10 o più anni fa, non bastino nemmeno le macchine di ultima generazione.

Niente di più sbagliato.

La lentezza di molti programmi Java è il frutto di scelte degli architetti del software, che hanno dato una bassa priorità all’efficienza, preferendole prima l’estrema flessibiltà o la produttività, quando non si trattava di puntare soltanto ai tempi di consegna…
E’ un piacere scoprire su Internet dei piccoli gioielli, come la Tini, dove un microcontrollore a 8 bit riesce a far girare degnamente dei piccoli programmi in Java. Continue reading »

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