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Jul 082013
Oggi voglio mostrarvi uno dei miei programmi essenziali quando programmo o navigo in rete.
Clementine è uno dei migliori lettori audio, iper-completo, altamente configurabile, potente ma facile da usare, Clementine Player è semplicemente l’ideale per me. Multipiattaforma, open source e gratuito, è una vera e propria perla da provare senza esitazione.
Clementine è un lettore musicale e organizzatore della propria collezione musicale, è un port di Amarok 1.4 al framework Qt4 ed al framework multimediale GStreamer. E’ disponibile per Unix, Windows e Mac OS X.
Clementine è stato creato durante la transizione di Amarok dalla versione 1.4 alla versione 2, e lo spostamento di focus ad esso connesso, che è stato criticato da molti utenti. La prima versione di Clementine è stata rilasciata nel febbraio 2010
Se siete stati un utente Windows, vi siete spostati di recente su Linux e cercate qualcosa di equivalente a Winamp e iTunes, o semplicemente siete alla ricerca di un buon strumento per organizzare la vostra libreria musicale e godervi la musica, questa è una ragione in più per cui questo articolo è per voi.
Oggi voglio fare una carrellata sugli editor di testo disponibili per il nostro computer Linux, in particolare, daremo uno sguardo agli editor di testo grafico, quindi nessun vi
, emacs ,
nano
o joe
oggi.
Vi dirò quelli che secondo me sono i pro e contro di alcuni editor di testo che ho usato nel mio lavoro giornaliero, io non sono un programmatore, ma a volte devo scrivere qualche script di shell o funzioni PHP e questi software possono davvero aiutare in queste attività.
Quindi diamo subito un’occhiata a Gedit, Geany, Sublime text e Jedit
Alcuni di questi potrebbero essere classificati come IDE, ma in generale li ho usati per fare solo alcune piccoli lavori con del testo, per questo motivo sono presenti in questo articolo.
Articolo di TCAT Houser redattore capo di TRCBNews.com che ha recentemente acceso qualche fuoco con 2 articoli:
OpenOffice VS LibreOffice VS Il Mondo e Il più grande fallimento nell’open source è …
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Alcuni fedeli di Linux guarderanno questo articolo e diranno: “ Eccolo di nuovo, ad aggredire l’open-source. E’ solo un prezzolato di Microsoft .” Useranno il fatto che io sia un MCSE come ‘prova’ della loro opinione.
La versione 4.0 di LOO, soffre ancora della questione sulla compatibilità dei file per Microsoft Office. Tuttavia, la buona notizia è che il dolore è minore rispetto al passato e che ora si ha la possibilità di aprire i file di Visio e Publisher ! Personalmente, non ho usato uno di questi programmi di Microsoft da anni, quindi non posso attestare quanto bene siano gestiti.
Al di là di mio uso quotidiano di LOO ho letto in profondità ogni recensione che ho trovato su Internet. La mia sintesi onesta è che sono molto più negative dei miei sentimenti. Sì, sono d’accordo con tutti gli altri che la zona con più lacune è la gestione dei documenti complessi fatta assieme con MS Office. La seconda lacuna più citata è il menu abbastanza confuso. Non posso non essere d’accordo anche su questo. ma ci sono se,pre due facce della medaglia. Il lato positivo di LOO è che è più brillante che mai. Una cosa meno nota è quanto questa versione ha tirato via per metetrsi avanti rispetto ad Apache Open Office (AOO), prima conosciuto come Open Office Organization (OOO).
Ma di questo parleremo più avanti.
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Ho cambiato la distribuzione GNU/Linux del mio computer di casa da Xubuntu a Mint (XFCE edition) 2 versioni fa, e non me ne sono mai pentito, così mentre aspetto il rilascio della versione XFCE di Olivia (il nome in codice di Mint 15), sono felice di pubblicare un interessante articolo di Manuel sulle sue esperienze con l’edizione Cinnamon di Mint 15.
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È da poco uscita la nuova versione di Linux Mint. Gli sviluppatori sono arrivati alla versione 15, dandole come nome Olivia. Tante le modifiche specificate nelle note di rilascio. Fra le più vistose una nuova gestione dei driver proprietari e dei repository. Chi scrive già utilizzava felicemente Mint, ma in una sua variante con XFCE come ambiente desktop. A questo giro, si è deciso di dare credito agli sviluppatori di Mint e utilizzare la versione ufficiale con Cinnamon invece di XFCE.
Bando ai convenevoli. La nuova Mint si è subito rivelata una bomba, con poche minuzie di cui lamentarsi. Installata come ormai consuetudine direttamente da chiavetta USB, nel giro di una ventina di minuti avevamo già tutto pronto. Tutto l’hardware del nostro laptop Dell Inspiron 1525 è stato riconosciuto al volo, ma abbiamo dovuto attivare il driver proprietario del wireless per poter usare la connessione senza fili. Pochi gli aggiornamenti automatici che ci restavano da fare, e via, siamo partiti con le nostro prove.